Isola di Filicudi

L'isola di Filicudi ha un'estensione di 9,5 Kmq, e un sviluppo altimetrico massimo di 774 m s.l.m., con il cratere di Fossa delle Felci, situato nella parte centrale dell'isola. Recenti studi hanno permesso di attribuire un'età superiore al milione di anni per le lave del centro di Zucco Grande, che costituirebbero dunque i più antichi prodotti emersi finora conosciuti nell'intero arcipelago. L'etimologia del nome greco, "Phoinikodes", deriva secondo Aristotele dalla abbondante presenza di palme; altri autori, più recentemente, hanno sostenuto che tale toponimo potesse derivare dalle felci, cui è intitolato il rilievo più alto dell'isola. Sulla base di ricerche di carattere botanico condotte durante gli ultimi anni a Filicudi sembrerebbe confermato il racconto di Aristotele.
Filicudi è stata coltivata per diversi secoli, come testimoniano i terrazzamenti abbandonati presenti su quasi tutta l'isola, prevalentemente nell'area compresa tra Monte Palmieri, Riberosse e Valle Chiesa, oltre che nel versante meridionale e occidentale. In queste antiche zone coltivate si è insediata una vegetazione con infestanti quali l'avena (Avena barbata Potter ), il trifoglio stellato (Trifalium stellatum L.),(Trifalium glameratum L.). In altri casi essi ospitano ginestre (Genista tyrrbena) o l'interessante vegetazione xerofila riferibili all'Oleo-Eupharbietum dendraidis, presenti dalla Sciara fino alla costa settentrionale, che in alcune stazioni dei versanti di Fossa delle Felci raggiungono oltre i 650 m s.l.m. Nei pressi della Grotta del Bue marino è visibile una colonia di rondone pallido, (Apus pallidus Shelley), mentre gli anfratti rocciosi e le piccole grotte di questo tratto di costa offrono rifugio a numerose coppie di piccione selvatico. Tra le orchidee risultano presenti soltanto per quest'isola: l'orchidea gialla ( Orchis pravincialis Balbis,) con fiori giallo-biancastri e l'Orchis mario L. , qui abbastanza comune e la splendida fior di ape (Ophrys apifera L. ).
L'isola era regno della foca monaca, scomparsa da Filicudi nel 1937, anno in cui viene documentato l'abbattimento dell'ultimo esemplare, presso la grotta del Bue marino. Sulla costa settentrionale è invece ubicata una eccezionale colonia di falco della regina, composta da diverse coppie nidificanti.

 

Itinerari dell'Isola di Filicudi
 

  
 
Filicudi Porto Valle Chiesa - Zucco Grande  
     Filicudi Porto - Pecorini a Mare - Stimpagnato
 
   Filicudi Porto - Capo Graziano 
   
  
   
     

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