La Fauna

L'insularità e le condizioni ambientali particolari delle Eolie hanno creato particolari endemismi e limiti all'insediamento faunistico generalizzato. Specie di grande interesse erano sicuramente presenti nell'arcipelago come la cotumice e la foca monaca. La prima é citata da Sabatini, (un ornitologo dei primi del Novecento) che l'avvistò a Salina, in località Serro del Capo. Curioso il particolare toponimo dialettale "Vancu a pirnici" di Filicudi in relazione con la presenza di questa specie, assai cacciata nel secolo scorso. La foca monaca, che a Filicudi occupava la grotta del Bue Marino (dal suo nome dialettale) era una specie costantemente presente lungo le coste dell'isola almeno sino al 1937, quando l'ultimo individuo venne ucciso a fucilate. Fra i rettili, sono noti solo reperti sub-fossili della testuggine terrestre, rinvenuti a Lipari che ne attestano la presenza in epoche remote. L'unico anfibio certamente presente a Lipari e a Salina é il rospo verde o smeraldino (Bufo viridis Laurenti). Questo anfibio é in grado di tollerare prolungati periodi di siccità. Fu osservato (nel 1898) da alcuni ricercatori inglesi a Lipari, presso i rigagnoli dell'acqua termale calda dei bagni di S. Calogero, a conferma delle capacità di adattamento di questa specie. La tarantola muraiola o geco (Tarentola mauritanica L) e l'emidattilo verrucoso (Hemidactylus turcicus L.) sono piuttosto comuni e facilmente osservabili in tutto l'arcipelago, nonostante le loro abitudini notturne, quando cacciano insetti richiamati dalle fonti luminose nelle pareti e sui soffitti delle case. Sempre fra i sauri, la fauna erpetologica di queste isole annovera due specie di lacertidi: la lucertola campestre e la rara lucertola delle Eolie. Questa lucertola é localizzata su piccoli isolotti e a Vulcanello, dove evita la competizione con la lucertola campestre piú opportunista e antropofila. Abbastanza comune e facile da vedere lungo i sentieri é il biacco, qui chiamato "sierpi niura" (serpe nera) per la caratteristica livrea degli individui adulti. E' assolutamente innocuo e particolarmente utile in quanto fonda la sua dieta prevalentemente su piccoli vertebrati, tra i quali ratti e topi. La fauna ornitologica delle Eolie é assai rappresentata con circa 44 specie certamente o probabilmente nidificanti, mentre sono almeno 120 quelle svernanti o migratorie. Tra le specie piú interessanti, ricordiamo la berta maggiore con la sua grande apertura alare (125 cm), in grado di restare per lunghi periodi in mare aperto. Si alimenta in prevalenza di pesci, crostacei e calamaretti. Nelle notti senza luna, emette canti notturni, simili a strazianti pianti di bimbo. Tali suoni erano considerati i lamenti dei fantasmi dei pescatori morti in mare durante le tempeste e probabilmente i canti delle sirene nell'Odissea. Nelle Eolie vi sono circa un centinaio di coppie di berta maggiore che nidificano, per la berta minore non si hanno dati sulla consistenza numerica delle sue colonie.

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