La Geologia delle Isole

"Durante il solstizio d’estate sul far dell’alba si alzò una colonna di mare e le acque si sollevarono a grande altezza mentre la terra sprofondava”.
Così nel primo secolo a.C. lo storico romano Strabone cita l'evento che dovrebbe corrispondere, secondo gli studiosi, ad un maremoto provocato da una eruzione sottomarina, una delle tante modificazioni geologiche dell'arcipelago eoliano, conosciuto in geologia come "Arco delle Eolie".

E' una struttura complessa e articolata con uno sviluppo lineare di circa 200 chilometri, costituita oltre che da una parte superficiale (le isole), da una struttura molto piú composita (la porzione sommersa). La sua formazione é la conseguenza di una successione di eventi geologici che hanno coinvolto la formazione della Catena Appenninica e del Mar Tirreno a causa di fenomeni di subduzione (scorrimento di una placca litosferica al di sotto del margine attivo di un'altra placca sovrastante) della crosta oceanica, portando all'avvicinamento di due settori del paleo-continente africano e del paleo-continente europeo. L'arcipelago é costituito da sette isole maggiori: (Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli) e da numerosi rilievi sottomarini, alcuni dei quali di origine vulcanica. Le isole si elevano da fondali di circa 2000 metri e possono raggiungere anche 1000 metri di altezza s.l.m., come nel caso del Monte Fossa delle Felci di Salina.

Le prime emozioni furono sia di tipo effusivo che esplosivo ed erano determinate dalla liberazione dell'enorme quantità di gas presenti, ma soprattutto dal contatto tra il liquido magmatico caldissimo (oltre 1.000° C) e l'acqua di mare. L'alternarsi di eruzioni effusive ed esplosive ha determinato la formazione di apparati vulcanici detti “stratovulcani”, costituiti da colate laviche scure e da materiale piroclastico prodotto dalle rocce lanciate in aria dalle esplosioni.
Per quanto riguarda la composizione delle rocce dell'arcipelago, si possono distinguere in tre classi:
a) Colate laviche
b) Rocce piroclastiche
c) Dicchi

Le lave sono costituite da magmi eruttati in superficie da un cratere e raffreddatisi rapidamente. Hanno una composizione: basaltica (di colore scuro, a bassa percentuale di silice, sodio e potassio e alta percentuale di ferro, magnesio e calcio), andesitica (di colore nero o grigio, ricche di silice) e dacitica (simili alle andesiti e di aspetto essenzialmente vetroso).
Le piroclastiti sono rocce solide che, lanciate in aria durante le eruzioni esplosive, ricadendo si sono sparse su vaste aree formando una roccia incoerente composta con vari elementi chimicamente uguali alle lave.
I dicchi sono magmi raffreddati in profondità, grazie a fratture esistenti nelle rocce, simili alle lave, ma con aspetto diverso dalle rocce circostanti.

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